Sono trascorsi 77 anni da quel 25 aprile che segnò la nascita della democrazia. Dopo la devastazione della guerra, dopo l’oppressione, l’Italia poteva guardare al futuro con nuova, ritrovata speranza. Da allora, ogni anno, festeggiamo il 25 aprile come data simbolo di rinascita e ricordiamo i valori fondanti la vita democratica nel nostro paese: la libertà, la giustizia, la pace. Per 77 anni abbiamo vissuto in pace, abbiamo dato per scontata la pace, abbiamo ritenuto acquisiti per sempre quei valori che ci identificano come Paese democratico; valori sui quali insieme agli altri Paesi europei ci siamo impegnati a costruire un’Europa fondata sul diritto di autodeterminazione dei popoli, coniugato col rispetto dell’identità di ognuno, cementato dal valore condiviso della pace. Non abbiamo mai pensato che questi valori, divenuti così intimi e profondi in noi, potessero essere messi in discussione, peggio ancora attaccati, da chi concepisce l’esistenza in termini di rapporti di forza, di conquista ed espansione, di supremazia.
Appartenenza, responsabilità, rispetto e condivisione sono principi non negoziabili, come la vita, prima di tutto, come il coraggio delle scelte e delle azioni. Increduli e impreparati ci siamo trovati di fronte all’atrocità della guerra, che come sempre spazza via ogni umanità, abbruttisce chiunque, cancella ogni progresso facendoci regredire alla brutalità di un mondo incivile. Abbiamo scoperto che gli ideali democratici che credevamo acquisiti e certi vanno invece difesi, sostenuti, conquistati continuamente, condivisi. Mai come quest’anno il 25 aprile è testimonianza sincera, reale, ed affermazione di questo impegno, della bontà del pensiero e del vivere democratico, conquistato col sangue e col sacrificio di molti nel 1945 ed ora consegnato nelle nostre mani. Mai come quest’anno la qualità del nostro futuro dipende dalle nostre azioni, dalle nostre scelte, dal nostro non voltare lo sguardo altrove, e quindi dall’impegno civile che ci ha sempre contraddistinto.
Viva il 25 aprile, viva la democrazia!